I Borgia licenziosi di Jodorowsky e Manara


Diviso in quattro tomi, I Borgia di Alejandro Jodorowsky e Milo Manara sono una lettura piacevole per quanto la trama, in molti punti, si allontani notevolmente dalla realtĆ  storica.

Licenze "poetiche", le loro, che si perdonano facilmente, non solo perchĆ© con tali “deviazioni” storiche i due autori riescono, paradossalmente, a restare “fedeli” all’essenza del “progetto” borgiano cosƬ come tracciato da Alessandro VI e da Cesare; ma anche perchĆ© con esse, in qualche modo, la vicenda complessiva della famiglia Borgia si “snellisce”, diventando piĆ¹ compatta e, in qualche modo, piĆ¹ gradevole per il lettore medio, presumibilmente piĆ¹ interessato ai risvolti licenziosi della vicenda che alla veritĆ  storica dei fatti.


E di risvolti hot nei quattro albi di Jodorowsky e Manara ce ne sono parecchi e coinvolgono non solo gli appartenenti alla famiglia Borgia, ma anche altri personaggi storici che, a vario titolo, entrano in contatto con loro.

Ecco, allora, Leonardo Da Vinci cedere all’avvenenza di Cesare; il cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio II) intrattenersi con aitanti ragazzotti; Savonarola sodomizzato da Alessandro VI…


Non mancano - come detto - le scene licenziose tra consanguinei: ad esempio, Cesare deflora Lucrezia davanti a tutta la famiglia e Alessandro VI possiede sua figlia sull’altare…


Ma la storia dei Borgia, si sa, non ĆØ solo una storia di sesso. 

ƈ anche, e, forse, soprattutto, una storia di sete di potere.

E, negli albi di Jodorowsky e Manara, tale voglia di accaparrarsi il potere viene incarnata prima da Rodrigo - che riesce a diventare papa Alessandro VI - e, successivamente, da Cesare, iconograficamente via via sempre piĆ¹ somigliante all’immagine di GesĆ¹ cosƬ come raffigurato dall’arte rinascimentale in poi.


Albi, quelli dei due autori, da leggere avidamente, tenendo presente - come detto al principio di questa nota - che si tratta piĆ¹ di un racconto erotico che di un quadro storico.

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