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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

I corpi di A bigger splash

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A bigger splash di Luca Guadagnino è un film che va visto soprattutto per la straordinaria bravura dei quattro interpreti principali: Tilda Swinton (Marianne); Matthias Schoenaerts (Paul); Ralph Fiennes (Harry) e Dakota Johnson (Penelope). Una recitazione, la loro, volutamente tutta fisica, sottolineata anche dal fatto che il personaggio impersonato dalla Swinton è momentaneamente impossibilitato a parlare, in quanto reduce da un’operazione alle corde vocali. Gli altri personaggi dialogano eccome, ma i loro discorsi non sono importanti: il loro parlare è ininfluente, perché è la dinamica dei loro corpi a essere importante. Lo spettatore è chiamato a osservare cosa capita a quei corpi; come si pongono nello spazio; come reagiscono ai corpi altrui; come si mostrano nudi agli altri e, finanche, come sudano. Sono corpi che dicono tutto, quelli dei quattro protagonisti.  Corpi in cui trattenere le pulsioni o da cui farle esplodere; corpi da cui nascono desideri o repulsioni; corpi con

La Sicilia è la felicità

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I racconti de Il corpo sa tutto di Banana Yoshimoto hanno più di un elemento in comune. Oltre a essere scritti in prima persona, presentano al lettore quei sentimenti struggenti che nascono dalla quotidianità; le piccole cose che fanno da sfondo agli eventi a volte tragici; la preminenza del corpo anche nella formulazione dei pensieri e la capacità del paesaggio di influire sul benessere psico-fisico. Nei racconti della Yoshimoto, i ricordi dei fatti vissuti si impiantano nel corpo e dal corpo prendono vita nuovi pensieri e decisioni importanti. Bisogna dare ascolto al corpo, sembra dire l’Autrice, perché sa tutto: sa anche ciò che la mente finge di ignorare o rimuove più o meno consapevolmente. Il corpo sa di ospitare in sé una nuova vita; sa che una pratica sadomaso dà piacere indipendentemente da quanto socialmente accettato e accettabile; sa da quale corpo è effettivamente nato e sa che i colori sfavillanti e cangianti della natura sono in grado di ridare quel benessere che la vi

Lisergico cyberspazio

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Neuromante di William Gibson edito da Mondadori è un romanzo per appassionati di tecnologia e fantascienza. Racconta una storia ambientata in un futuro ipertecnologico, ma ben connesso con il passato. Un futuro nero e inquietante dove si fatica a distinguere ciò che è reale o biologico, da ciò che non lo è o non lo è più. Un futuro popolato da cyborg, robot e AI (Intelligenze Artificiali). AI cattivissime e in grado di manipolare gli esseri biologici, i cyborg e i robot per raggiungere i loro scopi, non del tutto decifrabili. Protagonista del romanzo è Case, cowboy da tastiera, attraverso il quale il lettore viene a conoscenza dei fatti. E qui la faccenda si complica ulteriormente: Case è un drogato e, quindi, il lettore fatica a capire se le sue visioni siano o meno “reali”. Ovvero, se quanto Case “vive” sia nel mondo reale, sia nel cyberspazio, è frutto degli effetti delle droghe che assume, oppure delle manipolazioni messe in atto dalle AI con cui si interfaccia: Invernomuto e Neu