L'avvincente Origin di Dan Brown
Una rapida successione di brevi capitoli, nei quali, di volta in volta, il narratore segue da vicino le vicende di uno dei protagonisti.
Ogni capitolo resta in sospeso, in modo da lasciare in stand by il filo della vicenda relativo a quel personaggio.
Protagonista della storia è l’ormai arcinoto professore Robert Lagdon che, questa volta, è impegnato a portare a termine ciò che aveva iniziato un suo caro amico ed ex allievo, ucciso proprio mentre stava per svelare al mondo una sorprendente scoperta scientifica in grado di minare la credibilità di tutte le religioni.
La trama del romanzo porta il lettore a interrogarsi non solo sulle domande poste di continuo dai personaggi (“Da dove veniamo? Dove andiamo?”), ma anche sul rapporto ormai osmotico tra gli uomini e i loro device tecnologici, oltre che sullo scontro tra scienza e religione.
E non è un caso che uno dei co-protagonisti del romanzo sia Winston, un prototipo evolutissimo di Intelligenza Artificiale.
Un vero deus ex machina, Winston.
Un artefice oltre che esecutore.
Un amico affidabile nei confronti del quale anche persone di alto livello culturale come il professor Langdon finiscono per nutrire diversi sentimenti.
E tale atteggiamento è uno di quelli che più fa riflettere del romanzo di Dan Brown: gli uomini si affezionano anche agli oggetti, e più tali oggetti riproducono comportamenti umani, più si finisce per provare sentimenti autentici nei loro confronti, tanto da dimenticarsi, a volte, che si tratta solo di macchine che possono anche diventare spietatamente inumane.
Altro tema costante del romanzo di Dan Brown è relativo al rapidissimo mutamento in atto nel mondo della comunicazione.
Oggi, nell’era dei social network e dei blog, l’informazione vincente è quella virale che si diffonde via Web.
Una viralità che, troppo spesso, è purtroppo alimentata dal complottismo (catalizzatore dell’attenzione di spettatori e navigatori del Web), oltre ad essere inquinata dalle fake news.
Ma, sembra dire Dan Brown, chi vuole vincere la sfida della comunicazione deve saper padroneggiare tutti gli strumenti che il Web mette a disposizione.
Di fronte ai temi del rapporto uomo/macchina e delle nuove sfide della comunicazione, il tema dello scontro scienza vs religione appare un po’ datato, anche perché, si sospetta, non in grado di influenzare le radicate convinzioni dei lettori.
Ovvero, chi è ateo resterà ateo e chi credente rimarrà tale anche dopo la lettura di Origin.
Un romanzo, quello di Dan Brown che, a dispetto delle sue 560 pagine, si legge tutto d’un fiato.
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