Il Magma e la Forma | Arnaldo Pomodoro

In primo piano Il grande ascolto, bronzo, 1967-1968

In principio era il Magma incandescente.
Poi vennero le Forme.
L’Arte del Maestro Arnaldo Pomodoro sembra voler ricordare costantemente questa evoluzione, fondendo, nelle sue opere, l’era geologica del Magma a quella della Forma.
Le sue opere, infatti, presentano Forme della geometria euclidea squarciate e sfregiate. 
Squarci e sfregi che rivelano incrostazioni magmatiche.
Metafora di una Perfezione che racchiude in sƩ il Caos.

Sfere
Per festeggiare i 90 anni di Arnaldo Pomodoro, Milano dedica al Maestro una grande mostra diffusa, visitabile da domani 30 novembre fino al 5 febbraio 2017.
Sede principale della mostra a cura di Ada Masoero ĆØ la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, nella quale sono presenti 30 opere scelte personalmente da Arnaldo Pomodoro.
La Sala delle Cariatidi, sfregiata dai bombardamenti su Milano durante la Seconda Guerra mondiale, su consiglio di Pablo Picasso che nel 1953 vi espose Guernica, non ĆØ mai stata restaurata, per restare come monito della devastazione che la guerra porta con sĆ©.
In tale sala, le opere di Arnaldo Pomodoro si innestano come in un ambiente naturale. 
Gli sfregi causati dalla guerra alle Cariatidi e all'intera Sala sono parte di quel Caos da cui emergono le Forme di Arnaldo Pomodoro.
Forme che, come detto, portano ancora in sƩ i segni del Caos da cui sono nate.
Il risultato ĆØ assai suggestivo, tanto che, al di lĆ  delle singole opere, l’esposizione nella sua totalitĆ  assume quasi dignitĆ  di opera artistica a sĆ© stante.
In altre parole, le 30 opere di Arnaldo Pomodoro, esposte nella Sala delle Cariatidi, vanno a formare un’unica e momentanea opera d’arte nella quale il visitatore puĆ² immergersi, venendo di volta in volta in contatto visivo con i singoli “pezzi”.

Oltre all'esposizione di Palazzo Reale, nella cui piazzetta antistante ĆØ, per la prima volta, esposto nella sua interezza il complesso scultoreo The Pietrarubbia Group, la mostra in onore di Arnaldo Pomodoro si snoda tra le sedi della Triennale; del Museo Poldi Pozzoli e della Fondazione Arnaldo Pomodoro.

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