Intervista ad Alessandro Quasimodo in occasione dell'uscita del volume fotografico/biografico Alessandro Quasimodo, Dalla poesia al teatro a cura di Vittorio Del Piano.
Hermann Hesse Sono tanti gli scrittori che, anche in passato, si sono fatti fotografare completamente nudi . Ciò potrebbe sorprendere, specie se si pensa che molti degli scrittori di cui si parla erano assai famosi quando decisero di mettersi in posa senza veli. Ovvero, le loro fotografie nature non erano mosse pubblicitarie atte a renderli celebri (magari con uno scandaletto montato ad arte), ma erano scatti a persone celebri che accettavano (o chiedevano) di essere immortalate nude. Gabriele D'Annunzio Non è, ovviamente, possibile indagare le motivazioni che portarono ognuno di tali scrittori a scegliere di posare nudo. Vale la pena, però, riflettere che, probabilmente, nessun altro artista come uno scrittore (e con il termine si intende indicare anche il poeta) è abituato a mostrare se stesso al proprio pubblico di lettori . Abituato, se grande scrittore, a mettere a nudo la propria anima . Abituato, se sincero, a dare corpo alle emozioni . ...
Si è aperta ieri a Bergamo la stagione lirica con la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti su libretto di Gaetano Rossi . Va detto subito che l’opera non è un capolavoro e soffre dei molti salti logici e delle inverosimiglianze presenti nella trama che la allontanano dal gusto degli spettatori moderni. Per portare un esempio, l’incontro a Parigi tra Linda e suo padre non regge agli occhi di un contemporaneo che, inevitabilmente, finisce per chiedersi come mai un padre non riconosca sua figlia a soli tre mesi dall’ultima volta che l’ha vista. Ciò detto va aggiunto, a scanso d’equivoci, che l’edizione firmata dal Maestro Vito Clemente e interpretata benissimo da Majella Cullagh nel ruolo principale ha convinto il pubblico che – al calar del sipario (all’una del mattino) – si è prodigato (giustamente) in lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo firmato dal regista Roberto Recchia si affida alla figura retorica della sineddoche (nella quale la parte simboleggia ...
È un film pieno di poesia Magnifica presenza di Ferzan Özpetek . Un film che è una metafora del teatro e del cinema, luoghi in cui la finzione diventa realtà, la trascende e si trasmuta in arte. Un film stupendamente interpretato da tutti gli attori e di cui si consiglia la visione a coloro che sono disposti a farsi cullare dalla poesia delle immagini e delle storie i cui confini non sono netti. Avvertenza : nel seguito della recensione si fa riferimento al finale del film. La storia incredibile della coabitazione tra Pietro (strepitosamente interpretato da Elio Germano ) e i fantasmi della Compagnia di attori diventa credibile grazie allo sguardo infantile e pieno di stupore che Germano dona al suo personaggio e che il regista cattura con continui primi piani dell’attore. Una coabitazione che si fa presenza l’uno per gli altri: presenza magnifica (nel doppio significato di “straordinaria” e di “capace di suscitare ammirazione”) sia per Pietro e sia per i fanta...
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