Spettacolo per minatori

Ci sono pub nella sterminata periferia americana frequentati da minatori in cerca di svago, nei quali, dopo il secondo boccale di birra, è concesso il rutto libero. 
In tali locali il cartello “vietato fumare” è diventato il bersaglio dei giocatori di freccette e il bagno è perennemente fuori servizio.
Ogni tanto, il gestore del locale, per dare un tocco glamour, organizza una gara di ballo. 
A esibirsi saranno le coppie di giovani fidanzatini del luogo e l’arte della danza è trasformata in ginnastica a suon di musica. 
I minatori assistono alla gara estasiati dalla fica in movimento.
A chi scrive, lo spettacolo Queen the Ballet per le coreografie di Marcello Algeri presentato ieri sera al Festival Danza Estate, ha evocato l’ambiente sopra descritto. 
Un’associazione di idee assolutamente non voluta da chi lo spettacolo ha confezionato, ma che è nata dalla gestualità dei ballerini in scena, impegnati in sequenze di una banalità davvero sconcertante e che richiamano le gare di ballo sopra descritte.
Eppure agli spettatori presenti ieri al Teatro Sociale, non certo dei minatori, lo spettacolo deve esser piaciuto, dato che hanno applauditi i ballerini più di una volta e a calar del sipario qualcuno si è anche arrischiato a chiedere il bis ed è stato prontamente accontentato.
Forse tanto trasporto è stato favorito dalla musica immortale dei Queen...

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