Aria di classica
Ieri sera, nell’ambito del Festival Danza Estate, la coreografa Simona Chiesa ha presentato al pubblico presente al Teatro Sociale il suo Gran Galà: classico e oltre…
Si tratta di un’antologia di otto coreografie, quattro delle quali firmate da grandi coreografi del passato come Marius Petipa e quattro dalla stessa Simona Chiesa.
Va detto – tralasciando di entrare nel dettaglio di ogni singolo pezzo – che, oggi, rivedere le coreografie del passato non ha più molto senso.
Si ha, infatti, uno sgradevole effetto di deja vu e di banalità che non rende giustizia all’inventiva dei coreografi di un tempo.
Oggi, la danza classica non può più ignorare i traguardi tagliati dalla danza moderna.
Ecco, allora, che le coreografie firmate da Simona Chiesa, in tale antologia, hanno decisamente avuto la meglio, in quanto sono sembrate (perché in realtà sono) fresche, genuine, moderne, vicine al comune sentire degli spettatori.
Anche i danzatori sono parsi più a loro agio nelle coreografie delle Chiesa che mixano sapientemente classico e moderno, piuttosto che in quelle che riproducono pezzi di vecchio repertorio.
Tra i danzatori che si sono esibiti vanno nominati i bravi per tecnica, portamento e passionalità Francesca Podini e Gabriele Corrado (peraltro entrambi di aspetto assai gradevole) che in Aria, su musiche di Vivaldi, hanno mostrato appieno il loro valore.
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