Una gelida manina da applauso
Successo ieri sera al Teatro Donizetti per La Bohème di Giacomo Puccini diretta dal Maestro Marzio Conti , per la regia di Aldo Taraballa . La “gelida manina” segno della malattia della protagonista, ancora una volta, ha commosso il pubblico in sala: potere delle storie d’amore travolgenti, brevi e dal finale tragico… E, davvero, a pensarci, fanno ancora tenerezza i quattro ragazzini bohémien alle prese con l’Amore e la Morte. Al tempo di Puccini, ovviamente, i quattro non erano considerati ragazzini , ma uomini fatti… ma oggi, con il prolungarsi all’infinito della giovinezza, i quattro ci appaiono, appunto, come ragazzini e inteneriscono con la loro fede nei sogni di grandezza, con la loro vita alla giornata, con la loro adesione agli ideali dell’amor cortese e per l’irrompere nella loro vita della morte. Forse, l’ambientazione Secondo Novecento voluta dal regista (con tanto di fornellino a gas, giradischi e vestitini a fiori) è funzionale al far sì che gl...