Prodezze fantasiose

È una giornata particolare quella vissuta dai protagonisti di Tête à Tête per la regia di Mario Gumina presentato ieri a Bergamo nell’ambito del Festival DanzaEstate 2006. 
Gli stessi protagonisti sono persone alquanto particolari: persone che non amano uscire di casa (anzi, hanno paura a farlo); persone che dormono in tre “nella” (letteralmente) stessa poltrona… 
E anche l’ambiente domestico in cui agiscono tali personaggi è particolare: la scena di Tête à Tête, infatti, è ingombra di mobili che possono anche essere accatastati l’uno sull’altro. 
Un ambiente nel quale gli attori protagonisti di Tête à Tête si muovono con meravigliosa disinvoltura. 

Il pubblico vede solo tre di tali attori-giocolieri-mimi-musicisti, ma in realtà in scena sono in quattro: il quarto resta nascosto e aiuta (non visto) gli altri tre a compiere le loro prodezze fantasiose. 
Nulla che possa richiamare alla mente “numeri” pericolosi e mozzafiato: le loro azioni mirano a creare un’atmosfera vagamente surreale e al contempo infantile. 
Il loro gioco riesce, tanto che il pubblico partecipa con spensieratezza alla serata. 
Doveroso, dunque, nominare gli interpreti dello spettacolo: Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Angelo Facchetti e Alessandro Mori.

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