Brokeback mountain
Brokeback mountain di Ang Lee è senza alcun dubbio un bel film, seppure, a volte, il regista si perda in alcuni dettagli sul duro lavoro del mandriano che rallentano il racconto.
Ad ogni buon conto, il film di Lee traduce visivamente in modo ottimo il romanzo Gente del Wyoming di E. Annie Proulx.
Ciò che, però, dà un tocco in più al film è la bravura dei due giovani e belli attori protagonisti: lo strepitoso Jake Gyllenhaal (nel ruolo di Jack Twist) e il bravissimo Heath Ledger (nel ruolo di Ennis Del Mar).
Gyllenhaal commuove e trascina nel ruolo del ragazzo attratto irrimediabilmente da un altro ragazzo; e, poi, invecchiando, nel ruolo dell’uomo adulto che – consapevole della propria omosessualità – tenta di costruirsi una vita dove la propria diversità possa essere vissuta con un minimo di serenità.
A porre un freno ai suoi progetti è il terrore che la medesima diversità suscita nel suo innamorato: Ennis.
Nel ruolo di Ennis, ragazzo (e poi adulto) costantemente “frenato” c’è Ledger che regala al suo personaggio guizzi di autentica commozione nel finale, quando la violenza della gente gli strapperà dal cuore l’unico uomo che lui abbia mai amato.
Un film da non mancare.
Un film da non mancare.
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