Un amore bruciante

Al centro del romanzo I ragazzi terribili di Jean Cocteau stanno i due fratelli Paul ed Elisabeth, ragazzi diversi dagli altri per la loro vita irregolare e che il destino segnerà in modo tragico. 
A condurre i due congiunti alla rovina è l'Amore. 
Essi amano e si amano (seppure di due amori differenti) e i loro sentimenti amorosi non saranno mai esaltati e soddisfatti dall'unione dei corpi. 
Certo, loro non sono gli unici personaggi del romanzo a vivere un amore infelice: nessuno dei protagonisti della storia ha la fortuna di potersi congiungere con l'oggetto del proprio amore. 
Infatti, così come Paul non avrà mai la possibilità di copulare con il bello e forte compagno di studi Dargelos e neppure con Agathe che dell'eroe amato è la versione al femminile (tanto somigliante da poter essere confuso con lui in una foto); anche Gérard, l'amico dei due fratelli, non potrà mai unirsi a Paul o a Elisabeth (entrambi amati). 
Ma neanche Agathe ed Elisabeth saranno mai possedute dall'uomo che desiderano, ovvero da Paul. 
L'Amore, sembra voler dire l'autore è una fiamma che brucia ma non scalda. 

A restare mortalmente scottati dall'Amore, però, saranno solo i due fratelli, ritratti e trattati da Cocteau come due personaggi da tragedia (seppure tragedia borghese); due esseri umani in grado di vivere una dimensione mitica, ma del Mito così come lo ha descritto il Teatro (sia quello  dei tragici greci, sia quello di Racine e sia quello elisabettiano). 
Del resto, degli attori di teatro i due fratelli hanno le movenze e l’inconscio desiderio di avere un pubblico, così come alle scene teatrali si rifanno esplicitamente i luoghi abitati dai due.

Un romanzo, quello di Cocteau davvero bello, in grado non solo di descrivere le pene d'Amore, ma anche e soprattutto quel periodo tumultuoso della vita che è il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. 

A completare l'edizione Rizzoli da me letta, i bellissimi disegni che Cocteau stesso realizzò per illustrare il suo romanzo.

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